Disoccupazione, che brutta parola. Specie al giorno d'oggi. Specie quando riguarda un padre di famiglia. Specie quando riguarda la maggioranza di uno stato.
Ebbene, non c'è una soluzione che salverà il mondo intero dalla disoccupazione, finchè vivremo in un mondo così corrotto. Però a rimboccarsi le maniche e usare qualche noto motore di ricerca di cui non faccio il nome (essì, dai, Google!) sono capaci tutti e tutti potrebbero venire a sapere che c'è un modo per guadagnare qualcosa anche stando a casa con le mani in mano (beh, più o meno).
Quello che vi presento oggi è il lavoro da freelancer. Ecco, lavori freelance, vi presento i disoccupati italiani (per non dire di tutto il mondo). Disoccupati, vi presento il modo più conveniente per un datore di lavoro di trovare un dipendente (freelance, ovviamente. E per chi non sapesse che cosa vuol dire, vi rimando al suddetto motore di ricerca. Si, sempre google. Va bene, ve lo spiego io più in basso...), e quindi il modo più possibile di essere assunti.
I siti in cui si può trovare lavoro freelance sono molti, ma ve ne posso citare alcuni:
- Link2me
- Lavoratori Creativi
- Elance
- Guru
- LimeExchange
- oDesk
- Sortfolio
- 99designs
- crownSPRING
- Twago
- Userfarm
- Freelancer
- Neolancer
- Cercafreelancer
- Onlinefreelancer
- SpeakLike
- Fotolia
- shutterstock
E probabilmente ce ne sono molti altri. Prometto che se li trovo li aggiungo. E prometto prendere in esame ogni sito, per capire che tipo di persone cercano.
Chi può trovare lavoro con questi siti? Beh, siamo onesti, non il falegname. Non la cuoca, non la sarta. (Ma arriveremo anche a loro).
Quindi, CHI? Gli scrittori, i copyrighter, i web designer, i programmatori, i fotografi, gli editor, i traduttori, i grafici, i video editor... Diciamo chi per lavorare ha bisogno del computer e che quindi può farlo anche a distanza.
Cosa serve? Potrebbe servire un po' di inglese, perchè i datori di lavoro vengono da tutto il mondo, ma ormai ci sono molti siti completamente italiani, quindi la lingua non dovrebbe essere più un problema. E poi? Beh, bisogna impegnarsi come quando si lavora in ufficio. Rispettare le scadenze, capire quello che il cliente vuole, dare il meglio, sono le parole chiave in qualsiasi lavoro, anche in questo.
Che dire? Buon lavoro!
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